BANDINU GIANNI

Nato nel 1978 nel cuore dell’antica Ichnusa (antico nome greco della Sardegna), sviluppa sin da giovane età passione per la pittura. Il suo stile resta fedele alla nobile tecnica dell’acquerello. Nei suoi lavori, l’atmosfera è sempre soffusa e il tratto indefinito, tributo alla immaginazione dell’osservatore, che può perdersi con gli occhi e lasciare il controllo alla mente. I porti, elemento ricorrente dell’artista, riflettono l’essenza genetica di un popolo circondato dal mare e dalla paura atavica dello stesso, posti sicuri che accolgono l’uomo in quell’isola amata e natia. Nelle opere del ciclo “I Veneziani”, lidi, canali, gondole, persone diventano un tutt’uno libertà gioia e malinconia romantica. La laguna è dove cielo terra e mare si fondono e le atmosfere si fanno più rarefatte. Cupole, campanili, case si dissolvono tra armoniosi riflessi di un mare calmo, pacato che trasmette la tranquillità dell’artista, in un silenzio che si offre infitito agli sguardi.